Esoterismo e tecnologia: siamo una società anti-esoterica?
Claudio Lei condivide con i nostri lettori alcuni pensieri su sette, esoterismo e social network...
Con il termine Esoterismo ci riferiamo a dottrine segrete che raccolgono adepti per condividere nozioni filosofiche, metafisiche o magiche, considerate troppo importanti, o troppo compromettenti, per essere ampiamente divulgate.
La precedente definizione potrebbe accomunare entità distanti molti secoli le une dalle altre, attraversando una porzione molto consistente dell'intera storia umana.
L'interesse che hanno suscitato appare abbastanza comprensibile: l'intrigante opportunità di conoscere segreti ha ovviamente stuzzicato la curiosità delle persone, poiché non è solo l'occasione di svelare un arcano ad attrarre, ma le recondite possibilità che esso rappresenta. Questo stimolo è superficialmente mutato, ma osservando la propensione degli individui di unirsi a un gruppo, mi riferisco per esempio alle associazioni universitarie anglosassoni, o alle organizzazioni socio-politiche, è lungi dall'essere sopito.
Nell'ultimo decennio abbiamo assistito all'esplosione della fratellanza digitale, la tecnologia ha virtualmente annullato le distanze geografiche, consentendo agli alter ego cibernetici di trovare nuovi amici in qualunque angolo del pianeta. Il numero di followers o di amici, per riferirsi ai due più popolari social netwrok, ha stimolato gli utenti a intrecciare nuove relazioni per conseguire il blasone di più popolare della rete.
Questa forma di aggregazione potrebbe apparire antitetica con quella delle sette esoteriche, poiché l'apparente annullamento della privacy sembrerebbe contrastare con l'acerrima difesa di un segreto, ciò non dimeno esiste un elemento comune molto importante: il modo con cui si attirano i nuovi adepti.
Tale fine, in passato, non era conseguito con il mero "passa parola", infatti il clamore delle nozioni essoteriche, ovvero pubbliche, catalizzavano l'interesse e l'ammirazione di nuovi possibili seguaci.
Le teorie cosmogoniche, il cui fine implicito è fornire una risposta alla domanda: "Da dove veniamo?", hanno stimolato lo studio degli autori che le hanno proposte. Prendendo come esempio Il Timeo, uno dei dialoghi di Platone, osserviamo che la rappresentazione geometrica degli elementi primordiali: acqua, aria, fuoco e terra, si basava sul triangolo. Tale figura successivamente ha costituito la base per buona parte della simbologia esoterica, la sua composizione forma il pentacolo, il sigillo di Salomone o Stella di David e molti altri.
Simile sorte è toccata al concetto di uno e trino, espresso per la prima volta nella Tavola smeraldina di Ermete Trismegisto, successivamente ripreso e divulgato dal cristianesimo.
Sia che gli esponenti delle differenti discipline proponessero nuovi concetti, o teorie, o un moto di ribellione come Giordano Bruno, queste emblematiche figure hanno inizialmente ricevuto reazioni sbalordite, successivamente sono stati analizzati, finché sono stati istituzionalizzati nelle sette occultistiche.
Agli inizi del novecento il culto dell'esoterismo si è diffuso nei salotti altolocati, nuove figure emblematiche come Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della setta Teosofica e autrice di Iside svelata, hanno riacceso l'interesse per la magia e il mistero.
Da allora l'attenzione verso questi argomenti è stata esplorata solo dalla letteratura e dal cinema, forse perché la scienza ha progressivamente solleticato il nostro ego, facendoci sentire superiori e impermeabili alle tentazioni dell'occulto. Se non è più il paranormale a favorire il settarismo viene da chiedersi cos'è che lo stimola adesso e se esiste ancora. Il rapporto di interdipendenza tra essoterismo e esoterismo ha modellato la connotazione pubblica delle differenti associazioni, portandolo, recentemente, a uno sbilanciamento del primo rispetto al secondo.
L'appartenenza al gruppo più ambito ha mercificato l'intimità degli individui che l'hanno scambiata con la popolarità, ma questa operazione chi favorisce veramente? Se per i singoli utenti è dubbio il vantaggio di tanta esposizione non lo è per gli operatori economici, i quali hanno beneficiato della più colossale indagine di mercato mai realizzata.
L'aspetto esoterico dei raggruppamenti cibernetici potrebbe, paradossalmente, coincidere con quello essoterico, volontariamente divulgato dagli stessi individui che frequentano i social network, ovvero i loro gusti, le loro propensioni e le loro tendenze sono le preziosissime informazioni che prima erano occulte, mentre ora sono sbandierate spensieratamente.
In qualunque periodo storico i nuovi adepti servivano i maestri della setta, si sottoponevano ai riti di iniziazione, come noi facciamo con le nuove mode.
L'autore Claudio Lei è nato a Modena il 10 marzo 1975. I suoi studi sono sempre stati più indirizzati verso scienza e tecnica piuttosto che all'arte e alla letteratura: prima ha conseguito il diploma di ragioniere programmatore, poi mi si è iscritto a Ingegneria Informatica, ma un tormento creativo non pago lo accompagnava. Ha iniziato a scrivere un po' per gioco e un po' per esigenza, anche se la vera passione è sfociata solo negli ultimi anni e, a partire dal 2012, ha cominciato a partecipare a concorsi letterari.
Sempre nel 2012 ha pubblicato il romanzo Quasi Umani per le 0111 Edizioni.
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