Recensione
Soulkeeper

Soulkeeper: visiona la scheda del film Soulkeeper è la seconda pellicola per il regista Darin Ferriola dopo il dramma Ivory tower (1998), ed è stato girato in soli 28 giorni a causa di un budget estremamente ridotto. Tuttavia a livello tecnico non risente assolutamente di questo deficit grazie a una regia piuttosto insipida ma oggettivamente efficace e soprattutto per merito di un bravo direttore della fotografia che riesce a valorizzare al meglio le inquadrature.

Nonostante questo la pellicola purtroppo fa acqua da tutte le parti, a partire da una sceneggiatura (dello stesso Ferriola) poco coerente e sgangherata, che bada più ai colpi di scena e a numerosi cambi di location piuttosto che a trovare un filo conduttore delle vicende ben articolato che possa quindi risultare coerente.

Nonostante delle recitazioni al di sopra della sufficienza e la presenza di gustosi cammei tra cui quello dell’attrice Karen Black (La casa dei 1000 corpi), qui nei panni di una veggente, il tono di Soulkeeper è incentrato più a provocare risate nel pubblico che a suscitare paura. Questo grazie a dialoghi deliranti, battute il più delle volte penose e una lunga e interminabile serie di contrapposizioni tra quanto detto dai protagonisti e l’effettivo svolgersi delle azioni.

Ed è proprio questo il più grosso punto debole: a tratti sembra richiamarsi a pellicole di successo commerciale come Scary movie e in altre parti invece si prende troppo sul serio, senza riuscire per tutta la sua lunghezza a trovare un punto d’equilibrio e piazzandosi quindi in una noiosa via di mezzo che risulta davvero inconcludente.

Insufficienti anche gli effetti speciali realizzati quasi esclusivamente in un inadeguato digitale, soprattutto per quanto riguarda le sequenze finali del film, in cui ci si trova di fronte ad un ridicolo demone completamente animato al computer che suscita più di un sorriso per l’ingenuità con cui è rappresentato.

In definitiva è quindi un film che non può e non deve meritare più di una visione con amici, birra e pop-corn. Forse i più attenti potranno divertirsi a cogliere le innumerevoli citazioni di alcuni film famosi, come Charlie‘s angels o L'Esorcista nell’ormai eccessivamente abusata scena della zuppa di piselli, e addirittura dei Beatles o di una fotografia di Charles Gillbert , ma il tutto è davvero ben poca cosa e tempo più che sprecato.

Soulkeeper: bocciato senza riserve.


Titolo: Soulkeeper
Titolo originale: Soulkeeper
Nazione: USA
Anno: 2001
Regia: Darin Ferriola
Interpreti: Rod Rowland, Kevin Patrick Walls, Robert Davi, ôTinyö Lister Jr., Brad Dourif, Karen Black

Recensione del film Soulkeeper
Recensione scritta da: Pietro Bucari
Pubblicata il 15/09/2012


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