Recensione Romanzo Thriller
La Carezza dell'uomo nero

Libri > Recensioni > La Carezza dell'uomo nero, di Sabine Thiesler, edito da Baldini Castoldi Dalai nel 2010 al prezzo di 20 euro. Leggi la trama.

Clicca per leggere la scheda editoriale di La Carezza dell'uomo nero di Sabine Thiesler Mi sono ritrovato spiazzato nel leggere La carezza dell'uomo nero. Il suo approccio è infatti sensibilmente differente dai classici "romanzi thriller con serial killer" a cui siamo abituati in genere.
Qui, nonostante il materiale sia lo stesso, ci troviamo in ben altre zone letterarie.

La storia del serial killer di bambini biondi e dei primi anni delle sue attività criminali sono presenti nella prima parte del romanzo, nella seconda salgono alla ribalta una serie di personaggi femminili a lui legati (loro malgrado): la sua compagna, l'ispettrice che sembra dargli la caccia da sempre, una donna molto particolare che è stata testimone di un suo omicidio, la madre di una delle sue vittime. Su di loro, e in particolare su Anne, la madre tedesca di un innocente bimbo strappato alla vita in Toscana, si concentra la narrazione di tutta la seconda parte del volume.
Sabine Thiesler ci racconta la storia di Alfred e dei suoi assassini non dal punto di vista malato e perverso del serial killer o da quello degli investigatori che sono sulle sue tracce, ma da quello delle persone che sono state costrette a convivere con le conseguenze delle sue terribili azioni.

Le vicende stanno quindi alla larga da stereotipi narrativi quali "il serial killer che gioca al gatto col topo con le sue vittime" o che "sfida" chi lo sta cercando. Non seguiamo gli investigatori nella loro serrata e avvincente ricerca di indizi e possibili sospettati. Non ci sono inseguimenti nè scene d'azione nè sparatorie. Nessun dettaglio macabro o di sangue, nessuna violenza raccontata.
Quasi nulli sia il profiling che la forensic insomma.
Ci immergiamo invece in esistenze sospese, spezzate o in fase di ricostruzione, ci imbattiamo nella frenesia, lo sforzo, per (ri)trovare la pace per uscire da situazioni devastanti che si protraggono per anni, alla ricerca di un possibile benessere (che potrebbe non arrivare mai).

Sabine Thiesler narra senza eccedere in lunghe descrizioni o in prosa ricercata, Helga Rainer traduce il tutto mantenendo la sensibilità e il buon ritmo originali. Le pagine del romanzo scorrono senza fatica tra salti temporali e di spazio, giocando con il lettore nel mostrare questo o quel particolare, questo o quell'indizio: ma non alla costante ricerca dell'improvviso (quanto sterile) colpo di scena o del climax finale (zuppo di suspense) quanto per offrire un quadro più completo possibile degli eventi così da permettergli di capire a pieno i sentimenti dei protagonisti, di poter vivere il loro stato "sospeso" e di poter provare quello che si portano dentro.

Introspezione, paure e sentimenti in abbondanza quindi, in un romanzo che soprattutto il pubblico femminile non potrà che apprezzare al massimo, le madri in testa.
Consigliato soprattutto a chi cerca un thriller "diverso".

Recensione del libro La Carezza dell'uomo nero
Recensione scritta da: Alessio Valsecchi
Pubblicata il 08/03/2010

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