La Nascita di un romanzo Fantasy - Parte 6

Oggi Andrea Franco ci dice la sua sull'editing e su come approcciarlo meglio...

La Nascita di un romanzo Fantasy - Parte 6 Oltre due mesi fa circa Andrea Franco è sbucato dal nulla e si è palesato ai lettori di LaTelaNera.com con la sua prima lezione su come realizzare un romanzo fantasy.

Ha già avuto modo di proporti una prima lezione introduttiva sul mondo della scrittura da professionista, una seconda lezione sull'ambientazione, una terza lezione dedicata ai personaggi protagonisti del romanzo, una sulla trama del romanzo e una sul "narrare senza dire".

Anche se è ovvio lo ribadisco: sarebbe bene (se non l'hai ancora fatto) che tu vada a leggerti queste passate lezioni prima di tuffarti in questa nuova seduta di consigli.
Buona lettura.


La Nascita di un romanzo Fantasy
Lezione # 06 - 10 consigli per un buon editing

Bene.
Ci siamo, no?
A questo punto facciamo un salto avanti, di qualche settimana, di qualche mese, forse.

Hai finito il tuo romanzo. Hai messo la parola fine in fondo all’ultima cartella. FINE. Io lo scrivo così, in maiuscoletto. Non so, mi dà un senso di soddisfazione particolare. Dopo interminabili ore di fatica, sento di potermi rilassare. Succede anche a te?

Hai FINITO, finalmente, almeno la prima parte del tuo lavoro. Già, perché prima di mandare il romanzo a un editore dovrai sudare ancora un po’. Adesso devi dedicarti anima e corpo alla revisione del tuo lavoro. Anche se hai scritto un romanzo fantasy purtroppo non esiste nessuna magia in grado di aiutarti, nessuno che può farlo per te, almeno in prima battuta. Sei uno scrittore, no? Non ho sentito… Sì, bene, sei uno scrittore.
Quindi il tuo lavoro non è finito.
Non ci pensare proprio.

Oggi parliamo di quell’aspetto noioso e stancante che è l’Editing. Però, inutile dirlo, una fase del lavoro che può fare la differenza. Eccome!

Per le ultime due lezioni abbandonerò lo stile discorsivo e seguirò un approccio più diretto. Non mi perderò troppo in chiacchiere, sfiancandoti e stremando i tuoi occhi stanchi davanti al monitor. No, andrò dritto al punto.
Adesso sì, dopo qualche settimana di duro lavoro, col tuo romanzo stampato accanto a te, sulla scrivania, proviamo a tracciare qualche “regola”, o meglio, qualche “consiglio”, come preferisco dire.

Sta per iniziare la fase che ogni autore vorrebbe delegare ad altri, eh! Certo, dopo ci metterà le mani anche qualcun altro, ma adesso tocca a te.

Proverò quindi a fare un elenco che ti guidi in questa fase. È un lavoro duro, quindi ti occorrono degli schemi. Poi, mi auguro, con l’esperienza butterai questo mio elenco perché ne avrai elaborato uno tutto tuo.
Non esistono schemi universali. Ogni tipo di lavoro deve essere personalizzato.
Io non potrei lavorare con il tuo metodo, tu non lo farai con il mio.
Per esempio, io non riesco a scrivere se la mia pagina non è impostata come quella di un libro vero e proprio. Mentre scrivo, vedo nascere il libro in una forma molto simile a quella finale. È un mio modo di procedere, che puoi fare tuo, certo, ma come tutto il resto, non può essere una Regola.

Ma sto venendo meno alla mia promessa e mi sono rimesso a scrivere, scrivere, scrivere… ti ho promesso (sì, è una ripetizione, lo ammetto…!) un elenco sintetico e pratico in dieci punti per la revisione del tuo romanzo.
Bene, eccolo:

Consiglio #1
Dopo aver scritto la parola FINE il tuo romanzo deve riposare. Sì, anche lui. Adesso dedicati a qualcos’altro, ma non rimetterti subito a lavorare su questo testo. Se non hai scadenze impellenti, prenditi almeno 2/3 settimane. Hai bisogno di allontanarti dalla tua ultima creazione. Per una buona revisione devi perdere un po’ della tensione che hai accumulato negli ultimi giorni, mentre finivi la prima stesura, e devi “freddarti”, mi piace dirlo così. Errori e imperfezioni si vedono meglio, se ti allontani un po’.

Consiglio #2
Pensati nel tuo romanzo. Già, ora ti spiego. Chiudi gli occhi, immergiti dentro ogni personaggio, dentro le scene, nei dialoghi… fai finta di vivere la storia come se tu ne fossi parte. Ti assicuro che se c’è qualche errore questo è un modo semplice per portarlo alla luce. Rileggere è un lavoro meccanico e alcune incongruenze potrebbero sfuggirti. Viverlo è il modo migliore per testare il tuo mondo. Fai avanti e indietro, non deve esserci per forza un “metodo”. Cerca solo di lasciarti andare. Funziona, vedrai. Ed è anche una cosa molto divertente.

Consiglio #3
Sono passate 2/3 settimane, giusto? Bene. Prendi la tua stampa e rileggi il romanzo (sempre su cartaceo, mai da monitor, eh?). Armati di matita e segna tutto quello che noti. Cosa troverai? Qualche centinaio di refusi, come minimo. Frasi lasciate a metà o senza senso. Ripetizioni banali nella stessa frase. Certo, parte di questo lavoro può farlo un correttore di bozze, ma io preferisco farlo da me, almeno in prima battuta. Non vorrei che un altro sistemi una mia ripetizione a suo gusto. Certo, lo farà pure lui, ma dovrà intervenire molto meno.

Consiglio #4
Fermati a riflettere sui personaggi. Benché tu abbia fatto schede super dettagliate, è possibile (probabile) che i tuoi personaggi abbiano subito un evoluzione. Non parlo di cambiamenti legati alla trama, ma alla tua “idea” del personaggio. Fare la scheda è un procedimento freddo, al contrario della stesura, quindi potresti aver apportato dei cambiamenti di capitolo in capitolo, seppure lievi. Questo è il momento per rimettere le cose a posto. Il tuo personaggio (a meno che, come già detto, non sia avvenuto a seguito degli eventi vissuti nel romanzo) deve essere se stesso dalla prima all’ultima pagina. Controlla tutto.

Consiglio #5
Vai alla ricerca di elementi ripetitivi. Non nella stessa frase, ma nell’intero romanzo. Ci sono sostantivi, forme verbali, aggettivi, che a volte ci piacciono talmente tanto da inserirli troppo spesso. Non ti accorgerai facilmente di questo, ma a un lettore non sfuggirà. E non lo gradirà. Io, per esempio, uso spessissimo il verbo “bagnare” in relazione alla luce. E ancora: usavo tantissimi “suo”, “sua” ecc. La maggior parte delle volte eliminabili. Questa fase è molto difficile. Però se puoi appoggiarti a un amico lettore, sicuramente i suoi occhi ti saranno di grande aiuto.

Consiglio #6
Controlla il Punto di Vista. Non importa quale tu abbia usato. L’importante è che tu sia coerente dall’inizio alla fine del romanzo. Assai più difficile se hai scelto, di paragrafo in paragrafo, di posizionarti dal PdV di un preciso personaggio. Non possono esserci imperfezioni. Tu sei quel personaggio (se vuoi approfondire, trovi un ottimo articolo sul numero 13 della rivista Writers Magazine Italia).

Consiglio #7
Riscrivi alcuni passi. Sì, hai capito bene. Non necessariamente dalla prima all’ultima parola, ma alcune parti che hai scritto di fretta, in quel momento in cui i tuoi polpastrelli correvano sulla tastiera, sicuramente possono essere rivisitate. Troverai il modo per personalizzare una descrizione, per aggiungere una o due battute a un dialogo, per aggiungere quella parola che valorizza la frase.

Consiglio #8
Cancella quello che è di troppo. Usa le forbici. Snellisci. Non lasciare parti molli nel tuo romanzo, quella frase di troppo che non da nulla al lettore, nulla alla trama, nulla a te stesso. La tua prosa deve essere efficace. Se non serve a portare avanti la trama, avrà almeno una funzione estetica, descrittiva, d’abbellimento, di pura goduria per il lettore. Se non serve a nulla di tutto questo… è una frase (paragrafo, capitolo) di troppo. A me non è ancora capitato di cestinare un intero capitolo, ma conosco chi l’ha fatto. Il romanzo ne ha guadagnato. Cancella.

Consiglio #9
Bene. Ora ti sembrerà strano, ma torniamo al punto uno. Metti da parte il tuo romanzo. È ora che riposi di nuovo. E tu, dopotutto, sarai stremato.

Consiglio #10
Siamo alla fine. Rileggi tutto. Hai fatto un ottimo lavoro, ma con tutte le modifiche che hai apportato è necessaria una nuova rilettura. Troverai altri refusi, altre ripetizioni, altre anomalie. Ma il tuo romanzo è molto vicino alla sua forma definitiva. Ti dico già da adesso che potresti riprendere ogni volta dal punto 1 e andare avanti all’infinito. Un lavoro del genere non è mai finito. Un consiglio: fallo bene al primo giro. Così potrai dedicarti al tuo prossimo romanzo.

Ecco, mi pare sia tutto. 10 consigli da seguire, passo passo.
A questo punto sei pronto a mandare il tuo lavoro a un editore.
Fai una bella lettera di presentazione, con una sinossi completa e una tua breve biografia.
Scegli con cura a chi mandare (per favore, controlla prima il catalogo dell’editore, eh?) e mettiti in lunga e paziente attesa.

Il prossimo lavoro di editing lo farai probabilmente dopo l’accettazione da parte dell’editore. È successo anche al mio romanzo Il Signore del Canto.

L’editore infatti ha una sua idea e anche esperienza. Segui i suoi consigli. Il mio romanzo ha tratto molto beneficio dai suggerimenti di Franco Forte, della Delos Books. Con pochi, semplici ritocchi, mi rendo conto che ho dato alla mia storia tutto un altro spessore.

E i commenti dei lettori hanno confermato questa impressione. L’editore è interessato quanto te che il libro funzioni e che venda. O no?

Be’, è tutto.
Ci ritroviamo fra qualche giorno con l’ultima lezione.
Buona lettura e buona scrittura. Anzi, riscrittura!

Articolo scritto da:
Alessio Valsecchi

La Nascita di un romanzo Fantasy - Parte 6
Articolo pubblicato il 18/07/2009


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