Serial Killer Argentini: i più famosi assassini seriali nati in Argentina

Con i suoi 41 milioni di abitanti e una superficie di 2.780.403 chilometri quadrati l'Argentina (nome completo: Repubblica Argentina, República Argentina in spagnolo) è la terza nazione più popolata del Sud America (32ma nel mondo) e la seconda per superficie (ottava nel mondo).

Il paese, raggiunta l'indipendenza dalla Spagna il 25 maggio 1810, ha vissuto una storia recente molto travagliata costellata da numerose dittature, fino al ripristino definitivo della democrazia nel 1983.

Risollevatasi dalla crisi economica del 2001 che l'aveva messa in ginocchio, oggi la sua economia e il suo governo si sono stabilizzati e la nazione è ad alto sviluppo economico.

Per cosa è famosa l'Argentina nel mondo? Semplicifcando molto potremmo dire per la sua nazionale di calcio (e i calciatori in genere, Diego Armando Maradona in primis), per la sua cucina (con i piatti a base di carne in testa), per i suoi gauchos a cavallo tra le vaste e fertili pampas.

Anche qui, come in quasi tutte le nazioni sul pianeta, ci sono stati alcuni casi di assassinio seriale, ma il loro numero è per fortuna decisamente limitato, specie se confrontato con quello di altre nazioni dell'America (come USA, Canada o Brasile) o dell'Europa (come Italia, Germania, Inghilterra e Francia).

Sulle pagine di LaTelaNera.com abbiamo già trattato in dettaglio nel passato due dei più famosi serial killer argentini, Cayetano Santos Godino e Carlos Robledo Puch, oggi vogliamo raccontarti brevemente anche le storie mortali di altri asesinos di cui siamo venuti a conoscenza che sono nati in Argentina.

Li abbiamo elencati secondo l'ordine cronologico del loro primo omicidio.


Cayetano Santos Godino

Il più giovane serial killer argentino di sempre, Cayetano Santos Godino è nato nel XIX secolo e ha ucciso 4 bambini nell'area di Buenos Aires. Cominciò la sua attività di omicida a dieci anni, il 22 marzo 1906, quando tramortì e seppellì viva una bimba di due anni. Soprannominato "la peste dalle grandi orecchie" (Petiso Orejudo) a causa delle sue enormi orecchie a sventola, Cayetano fu anche un appassionato piromane. È morto il 15 novembre 1944.
Approfondisci l'argomento: Cayetano Santos Godino, la storia del serial killer.


Anibal Raul Gonzalez Igonet

Nato l'11 novembre 1937, Anibal Raul Gonzalez Igonet venne in seguito soprannominato "il pazzo del martello" (El Loco del Martillo) per la sua abitudine di derubare donne sole stordendole con i colpi di un martello. Gettò nel panico l'intera Buenos Aires dall'8 al 23 marzo 1963 quando commise l'ultimo dei suoi tre omicidi.
Gonzalez Igonet, che mai abusò sessualmente delle sue vittime, "limitandosi" a picchiarle e derubarle, venne arrestato il 30 marzo 1963 e in seguito condannato all'ergastolo il 12 aprile 1967.
Tornato in libertà il 23 marzo 2006, dopo 43 anni di carcere, è morto l'anno successivo.


Carlos Robledo Puch

Probabilmente il più famoso assassino seriale argentino di sempre, Carlos Eduardo Robledo Puch nacque il 22 gennaio 1952 da una famiglia borghese e agiata, scoprendosi in età adolescenziale ribelle e violento. Dal marzo 1971 al febbraio 1972 uccise undici persone, quasi tutte nel corso di furti con scasso in negozi, supermercati o concessionarie d'auto.
Venne arrestato il 4 febbaio 1972, colpendo l'opinione pubblica non solo per l'efferratezza dei suoi crimini ma anche per il suo aspetto, fanciullesco e solare.
Condannato all'ergastolo nel 1980, è attualmente in prigione.
Approfondisci l'argomento: Carlos Robledo Puch, la storia del serial killer.

Le foto di alcuni famosi serial killer argentini: Santos Godino, Gonzalez Igonet, Robledo Puch


Ricardo Silvio Caputo

Nato in Argentina nel 1949, a Mendoza, emigrò nel 1970 negli USA, stabilendosi nella città di New York. Lì, facendo leva sul proprio fascino sudamericano, seduceva e manteneva lunghe relazioni con giovani, educate e benestanti donne desiderose di aiutare le persone in difficoltà. Raccontava loro del suo triste destino (da cittadino altolocato in patria a povero immigrato clandestino costretto a mantenersi con umilianti lavori da addetto alle pulizie), le allietava componendo e recitando (brutte) poesie, e poi chiedeva loro soldi, tanti solti.
Uccise 4 delle sue benefattrici prima di essere collegato agli omicidi nel 1977 ed entrare (spesso al primo posto) nella lista delle 10 persone più ricercate dell'FBI.
Soprannominato "il killer delle signore" (The Lady Killer), visse da fuggitivo fino al 1994, quando si consegnò alle autorità. Incarcerato nella prigione di Attica morì di attacco cardiaco nel 1997.


Francisco Antonio Laureana

Poco si sa dei crimini commessi da Francisco Antonio Laureana, un assassino e sturatore seriale nato nel 1940 e attivo nelle aree di Corrientes e San Isidro (a nord di Buenos Aires) tra la fine del 1974 e il 1975.
Per sei mesi circa violentò e uccise almeno 13 donne (più probabilmente 15), strangolandole e sparando loro con una pistola, ma il suo caso è poco ricordato in Argentina. Basso e atletico, compiva le sue aggressioni mortali solo di mercoledì e giovedì, verso le 6 di sera.
Artigiano, sposato e padre di tre figli, venne riconosciuto per strada il 27 febbraio 1975 grazie all'identikit composto sulle indicazioni di un uomo al quale aveva sparato tempo prima: inseguito per le vie della città dalla polizia, morì nel corso di un epico scontro a fuoco che lo vide perire crivellato dai colpi degli agenti ("sembava invincibile", dissere poi).


Yiya Murano

Passata alla storia come "l'avvelenatrice di Montserat", Yiya Murano, uccise tre donne tra il febbraio e il marzo 1979 avvelenadole con dei biscotti al cianuro. Nata il 20 maggio 1930, all'anagrafe Maria de las Mercedes Bernardino Bolla Murano, Yiya era grande appassionata di gioielli e vestiti costosi (meglio se d'importazione) nonostante le sue finanze (e quelle del marito) non potessero sostenere questi suoi vizi.
Quando non riuscì più a sostenere l'immagine altolocata che si era creata, amava porsi come una persona di classe e cultura anche se le sue origini erano in realtà umili e la sua istruzione carente, fu costretta a farsi prestare dei soldi da parenti e conoscenti. In seguito, non potendo pagare i suoi debiti, pensò bene di eliminare i suoi creditori avvelenandoli.
Fu scoperta grazie ai sospetti della figlia della sua prima vittima, ma arrestata solo il 27 aprile 1979, quand'era riuscita a mietere altre due vite.
Condannata all'ergastolo il 28 giugno 1985, riuscì a godere di alcune agevolazioni e a essere rimessa in libertà il 20 novembre 1995.

Le foto di alcuni famosi serial killer argentini: Caputo, Laureana, Murano, Antelo


Marcelo Alejandro Antelo

Conosciuto per le strade del quartiere di Bajo Flores (nel centro di Buenos Aires) come "Marcelito", Marcelo Alejandro Antelo è stato condannato nel 2012 all'ergastolo per l'uccisione di 4 persone, ma si sospetta ne abbia uccise delle 6 alle 9.
I suoi omicidi sono avvenuti tra l'11 aprile 2010, quando uccise lo studente di filosofia 27enne Rodrigo Ezcurra, e il 15 agosto 2010, quando freddò Pablo Zaniuk e Marcelo Cabrera.
Delinquente e membro di una banda, avrebbe ucciso per mantenere la parola data a San La Muerte, un culto pagano che protegge chiunque viva un'esistenza pericolosa. Marcelito, in cambio dei suoi veri e propri sacrifici umani, chiedeva al santo soltanto maggior fortuna per i suoi furti e droga di qualità.

Un'immagine dedicata all'articolo sui serial killer argentini

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Capitoli: 1

Articolo scritto da:

La copertina del libro Il sogno del buio (Storie dal NeroPremio)
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La copertina del libro Per chi è la notte (Storie dal NeroPremio)
La storia del serial killer Andrei Chikatilo

La storia del serial killer Robert Berdella

La storia della serial killer Leonarda Cianciulli

La storia del serial killer Jeffrey Dahmer

La storia del serial killer Ted Bundy

La storia del serial killer Charles Manson

La storia del serial killer Albert Fish

La storia del serial killer Ed Gein

La storia del serial killer Aileen Wuornos

La storia del serial killer Richard Ramirez
La copertina del libro Figlio del tuono (Storie dal NeroPremio)

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