Danny Rolling (pagina 2)

Danny Rolling: primi crimini commessi, furti e rapine

Nel 1977 Danny Rolling violenta una ragazza che assomiglia in modo sorprendente alla moglie che lo ha lasciato.

Tornato di nuovo a vivere dai suoi, afferma di vedere UFO, demoni, fantasmi e perfino Gesù.
Incapace di mantenersi a lungo un lavoro, inizia a rubare: furti d’auto e rapine ai supermercati. Impara presto a intrufolarsi negli appartamenti, dopo aver studiato le abitudini degli inquilini.

Dal 1979 in poi per lui entrare e uscire di prigione diventa un'abitudine. Quando è fuori, vive con i suoi: spinto dalla madre, cerca per un po’ un lavoro e di tenersi lontano dai guai. La convivenza con il padre però diventa sempre più difficile, perciò ogni volta riprende a bere e a drogarsi, infine a rubare.

Spesso lascia la casa paterna e fugge lontano, senza una meta precisa. Si ferma solo quando lo arrestano per l’ultimo furto.

Nel 1984 Daniel Rolling entra in casa di una giovane donna che aveva spiato per ore con l’intenzione di violentarla. La ragazza però si sente male e inizia a piangere. Daniel cambia idea e cerca di confortarla. I due si mettono a chiacchierare, prendono un caffè insieme e fanno sesso – sembra – consenziente. Non si saprà mai quante volte Danny abbia sperato di ripetere l’esperienza prima di passare all’omicidio.

Nel 1988 Rolling cade in depressione e diventa sempre più violento. Per il padre è un ulteriore prova che il figlio non vale niente e glielo ripete continuamente.

Il 18 maggio del 1990 Daniel reagisce alle offese del genitore, che imbraccia il fucile e tenta di ucciderlo. Il ragazzo prima fugge da casa per evitare i colpi, poi rientra e riesce a impossessarsi dell’arma. I ruoli adesso si sono invertiti ed è il turno di James di scappare.

Claudia non vuole vedere altro e si rifugia al piano di sopra. Non difende il figlio, né prende le parti del marito: come sempre lascia che le cose accadono, senza mai intervenire. Sente il marito e il figlio che si affrontano per il possesso dell’arma, poi cinque colpi che esplodono e una porta che sbatte violentemente: Daniel ha sparato in testa al padre ed è scomparso.

James Rolling, ricoverato in ospedale, si riprende in pochi giorni. Daniel, convinto di aver ucciso il padre, fugge in Luisiana, dove vive di rapine. Durante un lungo fine settimana estivo, terrorizza per una decina di giorni Gainesville, cittadina della Florida sede di un famoso campus universitario e considerata fino ad allora uno dei primi quindici luoghi più tranquilli d’America dove vivere.

Danny Rolling: i delitti dello Squartatore di Gainesville

L’ufficiale di polizia Ray Barber è convinto di stare perdendo tempo, quando il 26 agosto 1990 va a controllare l’appartamento di tre universitarie diciassettenni dietro l’insistenza dei genitori di una di loro, preoccupati perché da alcuni giorni non hanno più notizie della figlia. Dato che la porta è bloccata e sembra che non ci sia nessuno all’interno, entra dalla finestra.

Trova subito i corpi di Christina Powell e Sonja Larson. La terza inquilina si è salvata dalla furia di Daniel solo perché non era in casa.

Danny Rolling, lo Squartatore di Gainesville
foto: Danny Rolling, i diversi volti dello Squartatore di Gainesville.


I particolari sono agghiaccianti: le ragazze sono state accoltellate più volte, spogliate, mutilate e lasciate a gambe divaricate, come a voler suscitare il massimo ribrezzo in chi le avesse scoperte. Barber intuisce di trovarsi di fronte all’opera di un maniaco che non intende fermarsi.

Christa Leigh Hoyt, studentessa diciottenne impiegata presso l'Ufficio Provinciale dello Sceriffo, è di turno la notte tra il 27 e il 28 agosto, ma a mezzanotte e trenta non è ancora giunta al lavoro. Gail Barber – moglie di Ray e agente di polizia a sua volta – si preoccupa per la sua assenza ingiustificata, perciò si reca con un collega a casa della ragazza, pensando che si sia sentita poco bene. I due suonano insistentemente al campanello, ma nessuno viene ad aprire. Eppure Christa deve esserci, perché la sua macchina è parcheggiata davanti alla casa.

I due agenti sanno cosa è accaduto a Christina Powell e Sonja Larson: quando riescono a entrare dalla porta sul retro, temono di trovarsi davanti a uno spettacolo simile. Nonostante questo, non sono preparati a quello che vedono: in bagno le pareti e il pavimento sono ricoperti di schizzi di sangue, mentre su uno scaffale della libreria della camera da letto trovano la testa della padrona di casa che sembra guardarli, ancora terrorizzata. Il resto del corpo, rinvenuto seduto su una sedia, è stato sventrato dallo sterno all’osso pubico e i capezzoli lasciati sul letto.

Il medico legale conferma presto i sospetti degli investigatori: i tre omicidi sono stati commessi dallo stesso uomo, che ha portato via la biancheria intima delle vittime dopo averle legate con del nastro adesivo, stuprate e fatte a pezzi con il coltello. Le vittime si assomigliano molto: sono brune, minute e socievoli.

La stampa si impossessa subito della notizia e, descrivendo i più macabri particolari, terrorizza la popolazione, ricordando che “chiunque può essere la prossima vittima”. Gli studenti universitari sono i più spaventati, perciò cominciano a muoversi in gruppi, soprattutto le ragazze. Alcuni abbandonano il campus e tornano a casa.

La polizia, alla quale si affiancano presto esperti dell’FBI, tenta inutilmente di tranquillizzare gli abitanti della cittadina, perché la sete di sangue di Danny non si è placata e già il giorno dopo uccide ancora, due universitari ventitreenni, Tracy Ines Paules e Manuel R. Taboada, che vivono insieme, anche se in camere separate.

Il momoriale delle vittime dello Squartatore di Gainesville
foto: Il toccante memoriale realizzato a Gainesville dedicato alle vittime dello Squartatore.


È il portiere dello stabile, convinto da alcuni amici dei ragazzi che non li vedevano da giorni, a entrare per primo nell’appartamento. Dopo aver visto all’ingresso Tracy nuda immersa nel sangue, chiama la polizia, che trova il cadavere del ragazzo ancora steso nel suo letto.

Manuel è stato ucciso probabilmente per eliminare un testimone scomodo o perché Daniel non voleva essere disturbato mentre si occupava di Tracy. Superare il metro e novanta di altezza e un fisico possente non gli sono bastati per salvarsi dalla furia omicida dello squartatore di Gainesville. In questo caso i cadaveri non sono stati mutilati: forse è accaduto qualcosa per cui Rolling temeva di essere scoperto, se si fosse accanito sui corpi.

Da notare che le ragazze sono tutte molto simili: brunette, minuti e attraenti, proprio come l’ex moglie di Danny.

Clicca per leggere la newsletter ABISSO

Capitoli: 1 2 3

Dossier scritto da:

La copertina del libro Per chi è la notte (Storie dal NeroPremio)
ABISSO è la newsletter di La Tela Nera
La copertina del libro Figlio del tuono (Storie dal NeroPremio)
La storia del serial killer Andrei Chikatilo

La storia del serial killer Robert Berdella

La storia della serial killer Leonarda Cianciulli

La storia del serial killer Jeffrey Dahmer

La storia del serial killer Ted Bundy

La storia del serial killer Charles Manson

La storia del serial killer Albert Fish

La storia del serial killer Ed Gein

La storia del serial killer Aileen Wuornos

La storia del serial killer Richard Ramirez

Disclaimer e Diritti | Recapiti e Contatti | Questo sito usa i cookie: consulta le nostre privacy policy e cookie policy