Henri Landru (pagina 2)

Il primo omicidio
Il 1914 fu l’anno in cui ebbe iniziò quello che, nel giro di pochi anni, venne definito “L’affare Landru”. Dopo aver compiuto numerose truffe di piccolo taglio, Landru, un uomo oramai alienato dalla moglie, arrivò a perfezionare la sua tecnica di truffa. Come già fece dalla prigione, continuò a inserire annunci sui giornali, dove si identificava come un vedovo di 43 anni e padre di due figli, sostenendo di aver un buon reddito, oltre a essere disposto a traslocare nel caso fosse riuscito a trovare una vedova con la quale avere anche prospettive matrimoniali. Con l’arrivo della grande guerra, molti uomini furono costretti a partire per le trincee, e non risultò difficile immaginare quante furono le donne rimaste vedove a rispondere ai suoi annunci. Si calcola che in tutta la sua carriera di “seduttore” Landru abbia avuto contatti con oltre 230 donne. Se è vero che tante donne risposero ai suoi annunci, è anche vero anche che la maggior parte di queste nemmeno arrivò a incontrarlo: egli era infatti solito operare una scrupolosa selezione tra tutte quelle corrispondenti, e la sua prima scelta cadde su M.me Cuchet, una signora da poco vedova che lavorava in un negozio di biancheria intima in Rue Monsigny. Utilizzando il nome di M. Diard intraprese con la donna un consistente rapporto epistolare che culminò col loro primo incontro. Jeanne Cuchet però non era una donna sola, aveva un figlio che si chiamava Andrè, e un cognato impiccione che sistemando alcune cose trovò numerose lettere nascoste. Erano le risposte di altre donne agli annunci di Landru. L’uomo avvertì Jeanne che M. Diard era un impostore, ma lei non gli credette, e quando a dicembre lui la invitò a trasferirsi nella sua villetta di campagna, accettò l’invito presentandosi col figlio. Era il mese di gennaio: Jeanne Cuchet, vedova di 39 anni, e il figlio Andrè, di soli 17 anni, vennero dati per dispersi.

Nessuno poteva immaginare il vero motivo della loro sparizione. Dopo essere riuscito, grazie alla sua eloquenza, a farle firmare una procura che gli permetteva di mettere le mani sui suoi beni, Landau l’aveva uccisa, probabilmente strozzandola. Stessa sorte era spettata al figlio. In seguito aveva massacrato i due corpi riducendoli in brandelli e ne aveva fatto sparire le prove bruciandoli nel forno a legna. Alcuni mesi dopo, Landru aprì un conto di 5.000 franchi nella banca di Chantilly, dichiarando quella somma come l’eredità lasciatagli dal padre. L’orologio d’oro che invece portava al polso M.me Cuchet venne da lui riciclato e offerto in regalo alla sua vera moglie. Fu l’inizio di quello che per Henri divenne un vero e proprio lavoro necessario a mantenere la sua numerosa famiglia, un lavoro che svolgeva con la ferrea disciplina di un sergente che aveva scelto un compito e che doveva a tutti i costi portarlo a termine. Questo uomo barbuto e dai modi eleganti non si limitava a comportarsi come un serial killer violento, uno dei tanti assassini che popolano il mondo, lui era un uomo freddo e calcolatore, che, senza alcuna fretta, predisponeva tutti i preparativi anzitempo, e raggiunto l’obbiettivo spogliava il corpo della vittima di ogni oggetto di valore, annotando il tutto sul suo inseparabile taccuino. Proprio questo atteggiamento portò su di lui una enorme attenzione popolare.

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Dossier scritto da:
Andrea Garbin

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