Michael Swango , la storia del serial killer

Nome Completo: Michael Swango

Status: in carcere, ergastolo

Nato il: 1954

Morto il: in vita

Vittime: da 4 a 60 e più

Modus Operandi: avvelenamento

Armi di preferenza: arsenico, overdose di medicinali vari.

Ultimo aggiornamento del dossier: 20 settembre 2015



Michael Swango: infanzia e istruzione

Secondo di tre figli, Michael Swango ha una infanzia relativamente normale, fra un padre militare quasi sempre assente e una madre che punta tutto sulle sue capacità intellettuale, preferendolo agli altri figli e iscrivendolo a una prestigiosa scuola cattolica dove il ragazzo ottiene ottimi voti.

La musica diventa presto il suo interesse principali, e rivela talento in molti strumenti, segnatamente clarinetto e pianoforte, tenendo concerti in giro per la città e infine diplomandosi con votazioni molto alte nel 1972.

Si iscrive quindi a una piccola università per perfezionare i suoi studi musicali ma, dopo un periodo iniziale di grande rendimento, accade qualcosa nella sua vita che lo segna per sempre. Molto probabilmente in seguito all’abbandono da parte di una ragazza, Michael cambia del tutto atteggiamento, comincia a girare vestito come un militare, la macchina pitturata in verde mimetico e mostra un fascino morboso verso le storie di guerra con particolare riguardo a Nazismo e Olocausto.

Abbandona l’università e si arruola nei marines, fra i quali diventa tiratore scelto congedato quindi con onore nel 1976.

Tornato in Ohio, continua a considerarsi un militare e sceglie improvvisamente di fare il medico, iscrivendosi quindi ai corsi pre-laurea dove ottiene ottimi risultati in materie come la chimica, con una tesina "sospetta" sulla morte per avvelenamento di un importante scrittore inglese.

Si laurea cum laude nel 1979 ed entra quindi nella scuola di medicina, ma già allora ha destato più di un sospetto per via di una condotta asociale, eccessiva dedizione al servizio in ambulanza (dove mostra molta eccitazione in caso di incidenti mortali) e totale inettitudine sia nei rapporti coi pazienti che nelle dissezioni.


Michael Swango: scuola di medicina, i sospetti aumentano

I comportamenti sospetti e i dubbi su Michael Swango continuano anche durante la scuola di medicina: non riesce a identificare la posizione del cuore umano in una lastra ai raggi X oppure, se criticato da qualche supervisore, si butta immediatamente a terra ed esegue delle flessioni come punizione.

Ci sono parecchi elementi tipici del serial killer in lui. Fascinazione per nazismo e occulto, ricerca di una struttura superiore (forze armate, gerarchia ospedaliera) che possa fornire sostegno alla sua personalità non sviluppata, generale asocialità e forte distacco emotivo.

Le cose peggiorano con il passare del tempo ma, nonostante i forti sospetti da parte del personale paramedico, Swango riesce a diventare dottore e a ottenere il permesso per esercitare la professione di medico.


Michael Swango: Il Dottore della Morte

Si presume che Swango abbia cominciato a uccidere già durante la scuola di medicina e già a quel punto diventa difficile, in assenza di testimonianze e prove, determinare il numero esatto delle vittime che, a "fine carriera" raggiunge probabilmente la straordinaria cifra di 60 e più.

Il "Dottore della Morte" (o Double-0-Swango come lo chiamano i colleghi, nomignolo ispirato al James Bond di 007: Licenza di uccidere) adotta di solito due strategie differenti da loro a seconda della vittima.

Con i pazienti Swango di solito si limita a somministrare una overdose delle medicine già prescritte oppure, quando possibile, a creare false prescrizioni di medicinali non adatti alla condizione del malato.

Con i colleghi invece ricorre di preferenza ai veleni, di cui ha ottima conoscenza. Caffé, bevande e cibarie vengono avvelenati con arsenico e altre sostanze (l'elenco dei tossici trovati a casa del dottore è lungo e comprende cianuro e botulino).

Il caso di Swango è il classico esempio di come gli assassini seriali riescano spesso ad agire fra le maglie del sistema, riuscendo in questo caso a evitare sia i controlli di polizia ed FBI che quelli dei vari ospedali e autorità sanitarie.

Uccide almeno 5 pazienti nella scuola medica, ma i casi vengono messi a tacere nonostante le denuncie di infermiere e paramedici in quanto i primari sono preoccupati da possibili risvolti legali.


Michael Swango: ritorno a casa

Nel 1984 torna in Illinois dall’Ohio e comincia ad avvelenare sistematicamente i suoi colleghi, fino a quando la polizia non lo arresta nel 1985.

Dopo 5 anni di prigione, Michael Swango riesce a falsificare facilmente vari documenti e a trovare lavoro sia in West Virginia che in South Dakota ma commette l’errore di iscriversi all'American Medical Association che compie ricerche più approfondite su di lui e scopre i precedenti per avvelenamento. Licenziato dal posto di lavoro, fa perdere le sue tracce e rispunta poco dopo a Northport, fingendo di essere uno psichiatra e trovando un posto in un centro medico dove riprende ad avvelenare pazienti.

Ci sono però ormai troppi avvisi riguardanti i suoi trascorsi e viene presto licenziato.

Non potendo più trovare occupazione negli USA Michael Swango nel 1994 viaggia fino in Zimbabwe e comincia a “praticare” al Mnene Hospital.
Altri pazienti morti e conseguente arresto, ma riesce a scappare prima del processo, viaggiando fra Africa ed Europa.


Michael Swango: La cattura e la condanna

Non riuscendo a stare lontano dai doveri previsti nel giuramento di Ippocrate, il nostro affiora ancora una volta nel 1997 e lo troviamo in un ospedale in Arabia Saudita, dove trova un posto grazie a un falso curriculum.

Ma durante un volo con cambio a Chicago, sempre nel 1997, Swango viene finalmente arrestato dalle autorità statunitensi, certe al 100% di avere tra le mani un serial killer.
Inizialmente accusato di frode e falsificazione di documenti, nel 2000 viene incriminato per vari omicidi, si dichiara colpevole di tre e gli viene comminato un ergastolo.

Clicca per leggere la newsletter ABISSO

Capitoli: 1

Dossier scritto da:
Elvezio Sciallis

La copertina del libro Ancora Morsi
La copertina del libro Ancora Vivi

Le storie dei serial killer:
Aileen Wuornos
Albert De Salvo
Albert Fish
Alexander Pichushkin
Anatoly Onoprienko
Andrei Chikatilo
Andrew Cunanan
Anthony Hardy
Arthur Shawcross
Bela Kiss
Belle Gunness
Carl Brand
Carl Panzram
Cayetano Santos Godino
Charles Manson
Charles Starkweather
Daniel Rolling
Daniel Camargo Barbosa
Danny Lee Barber
David Berkowitz
Dennis Rader
Donato Bilancia
Ed gein
Ed Kemper
Francisco Escalero
Franklin Dewayne Alix
Fred West
Fritz Haarmann
Gary Heidnik
Gary Ridgway
Gerald Stano
Gerard Schaefer
Gianfranco Stevanin
H.H. Holmes
Henri Landru
Henry Lee Lucas
Herbert Baumeister
Herbert Mullin
Irina Gaidamachuk
Issei Sagawa
Jack Lo Squartatore
Jack Unterweger
Jeffrey Dahmer
Jeffrey Mailhot
Jerry Brudos
Joachim Kroll
John Wayne Gacy
Joseph Vacher
Keith Hunter Jesperson
Leonarda Cianciulli
Levi Bellfield
Luis Alfredo Garavito
Marcel Petiot
Max Gufler
Michael Swango
Michele Profeta
Milena Quaglini
Nikolai Dzhumagaliev
Ottis Toole
Pedro Lopez
Pedro Nakada
Peter Kudzinowski
Peter Kurten
Peter Nirsch
Peter Sutcliffe
Peter Tobin
Richard Kuklinski
Richard Ramirez
Richard Trenton Chase
Robert Berdella
Robert Black
Robert Pickton
Robert Sylvester Alston
Carlos Robledo Puch
Rodney Cameron
Rosemary West
Serhiy Tkach
Steve Wright
Ted Bundy
Ted Kaczynski
Thomas Dillon
Timothy Wilson Spencer
Tsutomu Miyazaki
Vincenzo Verzeni
Vlado Taneski
William Bonin
Yoo-Young Chul
Zodiac Killer

Disclaimer e Diritti | Recapiti e Contatti | Questo sito usa i cookie: consulta le nostre privacy policy e cookie policy