Con i suoi 8 milioni di abitanti e una superficie di 84.000 chilometri quadrati l'Austria (nome completo: Repubblica d'Austria, Republik Österreich) è una delle più ricche, stabili e stimate nazioni europee.
Ma, come la maggior parte (se non tutte) le nazioni mondiali ha avuto anch'essa i suoi casi di assassini seriali, spree killer e mass murderer.
Sulle pagine di LaTelaNera.com abbiamo già trattato in passato due dei più famosi serial killer austriaci, Max Gufler e Jack Unterweger, oggi vogliamo raccontarti brevemente le storie mortali di altri serial di cui siamo venuti a conoscenza che, a partire dal XIX secolo, hanno fatto dell'Austria il teatro delle loro gesta terribili e malate.
Li abbiamo elencati secondo l'ordine cronologico del loro primo omicidio.
Si parte?
Hugo Schenk
nato l'11 febbraio 1849, arrestato il 10 gennaio 1884, morto il 22 aprile 1884
Soprannominato ai tempi L'Assassino dalla Faccia Gentile, Hugo Schenk - per arricchirsi - era solito fingersi un nobile polacco - il Conte Winopolsky - e adescare donne sole e ingenue attraverso annunci sui giornali e una fitta corrispondenza. Le vittime poi venivano invitate a incontri galanti in luoghi isolati per un poco di "romanticismo" e successivamente violentate, uccise e depredate dei loro averi. I cadaveri venivano in seguito gettati nel gelido Danubio dopo essere stati accuratamente appesantiti da rocce.
In circa sette mesi di attività criminale (da maggio al dicembre 1883) uccise dalle 4 alle 6 donne ma è sospettato di averne uccise molte di più. Scoperto e catturato, fu condannato a morte per impiccagione e in seguito il suo cranio è stato conservato al museo criminale di Vienna (Kriminalmuseum).
Martha Lowenstein Marek
nata nel 1904, arrestata nel 1938, morta il 6 dicembre 1938
Nata in una famiglia poverissima ma divenuta una ragazza di bell'aspetto, riuscì a maritarsi con un ricco (e anziano) uomo d'affari che le fece conoscere la "bella vita" e le lasciò tutte le sue ricchezze quando morì. Martha sperperò tutti questi averi insieme al suo nuovo marito, l'aiutante ingegnere Emil Marek, che in passato era stato suo amante.
Sempre a corto di denaro, prima organizzò una truffa ai danni di un'assicurazione (inscenando un incidente che costò una gamba a Emil), successivamente - sempre più disperata - nel 1932 avvelenò prima l'uomo e poi la figlia di 7 anni per incassare soldi da una polizza sulla vita accesa su di loro.
Finita a fare da badante a una vecchia e benestante parente, prima la avvelenò poi affittò alcune stanze della casa ereditata dalla donna a degli estranei: uno di questi morì misteriosamente. Ma i parenti dell'uomo si insospettirono e convinsero le autorità a riesumare i corpi delle persone morte e direttamente collegate a Martha. I medici legali scoprirono così che tutti e quattro erano stati avvelenati col tallio e non erano vittime della tubercolosi com'era stato sospettato inizialmente.
Arrestata e condannata a morte, Martha Marek fu gigliottinata nel dicembre del 1938 dal famoso boia Johann Reichhart.
Max Gufler
Libraio, venditore di tabacchi, seduttore di donne in cerca di matrimonio. Max Gufler uccise almeno 4 vittime in un'Austria che si doveva ancora riprendere dalla Seconda Guerra Mondiale.
Leggi il dossier approfondito su questo assassino seriale:
Max Gufler, la storia del serial killer
Elfriede Blauensteiner
nata il 22 gennaio 1931, arrestata nel gennaio 1996, morta il 18 novembre 2003
Soprannominata la Vedova Nera di Vienna, Elfride Blauensteiner confessò nel 1996 di aver ucciso 5 persone - a cavallo tra il 1981 e il 1995 - ma sono molte di più quelle passate sotto le sue "amorevoli cure" a base di pranzi e cene avvelenate.
La Blauensteiner uccideva per denaro, facendosi sempre designare nei testamenti delle sue vittime come erede: i soldi le servivano per poter finanziare il vizio del gioco d'azzardo, la sua più grande ossessione.
Scoperta e catturata, fu condannata all'ergastolo il 7 marzo 1997 e morì sei anni dopo.
Waltraud Wagner
nata nel 1960, arrestata il 7 aprile 1989, rilasciata nel 2008
Waltraud Wagner è stata condannata nel 1991 per l'uccisione di 15 persone e per il tentato omicidio di altre 17. Di professione infermiera, ha lavorato al Lainz General Hospital di Vienna prestando servizio al Padiglione 5, quello dedicato ai malati terminali di età avanzata.
Lì, inizialmente da sola, poi a capo di un manipolo di altre tre infermiere, ha ucciso svariati pazienti con iniezioni di morfina o annegandoli nei loro letti.
Le azioni di queste "Angeli della Morte" furono scoperte per puro caso quando un dottore che lavorava nel loro stesso ospedale sentì le quattro che, un po' alticce a causa dell'alcol, si vantavano dell'ultima loro uccisione all'interno di un pub.
Waltraud Wagner è stata rilasciata nel 2008 dalla prigione e oggi è una donna libera.
Felix Zehetner
nato nel 1968, morto il 9 settembre 1990
Cacciato a male parole da una festa con barbecue in una villa di Vienna - dove aveva bevuto decisamente troppo e stava infastidendo tutti - Felix Zehetner era così incazzato con il mondo che tornò a casa, caricò la sua pistola Smith&Wesson e cominciò la sua vendetta.
Prima uccise suo padre (e ferì sua madre) poi tornò alla festa dove, senza dire una parola, esplose dei colpi contro le persone che più erano colpevoli del suo precedente allontanamento: il padrone di casa, sua sorella (che rimase solo ferita) e alcuni amici dei due.
Quando la polizia fece irruzione nell'abitazione il fresco spree killer Felix aveva già ucciso 4 persone: riuscì a ferire gravemente anche due poliziotti prima di puntare l'arma contro di sè e suicidarsi.
Jack Unterweger
Johann Unterweger, soprannominato Jack, era un nome e un volto famosissimo in Austria quando fu arrestato e condannato nel 1994 per l'omicidio di almeno 10 donne: scrittore di bestseller e personaggio televisivo, godeva della stima di numerosi intellettuali del Paese.
Leggi il dossier approfondito su questo assassino seriale:
Jack Unterweger, la storia del serial killer
Franz Fuchs
nato il 12 dicembre 1949, arrestato l'1 ottobre 1997, morto il 26 febbraio 2000
Soprannominato L'Unabomber Austriaco Franz Fuchs è stato responsabile dal 1993 al 1997 di 29 episodi di violenza portati a segno con delle bombe artigianali da lui assemblate.
Le sue azioni di bombing erano di natura prettamente razzista e sono state collegate a quelle di un fantomatico gruppo di estrema destra che si proponeva di riunire i popoli di lingua tedesca che abitano la Bavaria, le Alpi e le rive del Danubio.
Nel suo attacco più violento, il 4 febbraio del 1995, persero la vita 4 zingari. Tra le sue vittime anche un ex sindaco di Vienna, Helmut Zilk, che perse una mano a causa dell'esplosione della bomba a lui recapitata.
Catturato nell'ottobre del 1997 nella sua casa di Gralla nella Styria è stato condannato all'ergastolo il 10 marzo 1999. Un anno dopo circa è stato trovato morto nella sua cella nella prigione di Graz, impiccato con il filo del suo rasoio elettrico.
Josef Gautsch
nato nel 1961, morto il 22 novembre 1997
Josef Gautsch, meccanico, era un perdente incazzato col mondo. Aveva perso la moglie, che l'aveva lasciato anni prima per un altro uomo, aveva perso tutto il suo denaro e aveva perso il suo appartamento (da cui stava per essere sfrattato dai nuovi proprietari).
Il 22 novembre del 1997, armato di pistola, decise di prendersi la sua rivincita e in un solo giorno uccise la sua ex moglie, il suo nuovo compagno e la loro figlia di tre anni. Non contento lo spree killer proseguì la sua opera ammazzando il maturo Wernfried Gappmayer, preside di una scuola e vice sindaco di Mauterndorf (a ovest di Salisburgo, città natale dello stesso Gautsch), e la giovanissima coppia da poco proprietaria del suo (ormai ex) appartamento.
Tolte di mezzo queste sei persone si suicidò.
Goidsargi Estibaliz Carranza Zabala
nata il 6 settembre 1978, arrestata il 10 giugno 2011
Goidsargi Estibaliz, di origini spagnole e messicane, è stata soprannominata Ice Cream Killer (l'assassina dei gelati) quando nella cantina della sua gelateria "Schleckeria" di Vienna sono stati trovati i resti di due sue vittime: il suo ex marito e un suo ex ragazzo. I cadaveri erano stati sezionati e fatti a pezzi con una motosega e in seguito nascosti all'interno di blocchi di cemento, scoperti per caso da terzi nel corso di una restaurazione.
Goidsargi Estibaliz, che quando è stata arrestata era incinta di due mesi di un terzo auomo, si è difesa sostenendo che la vita con le sue due vittime (uccise nel 2008 e 2010) era terribile e impossibile a causa dei loro difetti caratteriali.
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