Modus Operandi

Serial Killer > Wiki > Modalità e mezzi utilizzati dal serial killer per portare a termine gli omicidi

Modus Operandi Il Modus Operandi comprende tutte le modalità e i mezzi utilizzati dall’assassino seriale per portare a termine gli omicidi.
Comprende i criteri di individuazione, “cattura” e uccisione della vittima.

Varia con il tempo perché il serial killer, con la pratica, migliora la tecnica e impara a ridurre i rischi di essere identificato. È sempre individuabile negli omicidi seriali, anche se non sempre è riconducibile allo stesso colpevole, infatti più assassini seriali possono ricorrere a modus operandi simili.

Un serial killer, se durante il primo delitto non ha corso rischi di essere fermato o catturato, pensa di aver trovato il modo migliore per uccidere e lo ripete senza variazioni. Al contrario, se la vittima ha reagito, magari ferendolo o chiedendo aiuto, la volta successiva prima immobilizzerà la sua preda, poi la ucciderà, magari passando dallo strangolamento all’accoltellamento.

Si è osservato in alcuni casi che, quando il criminale con il tempo diventa troppo sicuro di sé o dipendente da droga e alcool, alla lunga il modus operandi che ha “arffinato” con tata cura perde di efficacia, fatto che può essere determinante per la sua cattura.

Gary Taylor all’inizio colpiva le donne alla testa con una chiave inglese alle fermate degli autobus, finché trovò fosse più facile o “divertente” sparare loro con un fucile. Anche questo a un certo punto lo annoiò e cominciò ad aggredire le sue vittime a colpi di machete. Rapì due donne e le tenne segregate in cantina, legate, finché non le seppellì in giardino dopo aver sparato loro in testa. Furono gli ultimi omicidi che commise, poi si mise a girare gli Stati Uniti e si “accontentò” di stuprare le sue prede.

Anche il “nostro” Donato Bilancia ha cambiato spesso modalità di uccisioni, compresa la tipologia delle vittime e del luogo in cui le ha assassinate. Cominciò con l’uccidere persone collegate al mondo del gioco d’azzardo e dei debiti - tutte ritrovate morte nelle loro abitazioni - passando con disinvoltura dal soffocamento con un cuscino allo sparare alle vittime dopo averle immobilizzate con del nastro adesivo. Ha poi sparato a un metronotte senza motivo, infine si è “specializzato” in prostitute che rimorchiava in macchina. Uccise altri due metronotte ai quali aveva provato a chiedere aiuto una sua vittima potenziale, un transessuale. Si “spostò” infine sui treni e uccise donne sole, non necessariamente prostitute, tanto che si parlò di un “serial killer dei treni”. Nel corso di una rapina a una stazione di servizio, sparò al gestore, l’ultima vittima prima di essere arrestato.

Il Modus operandi non va confuso con la Firma (per capire la differenza, si legga la voce corrispondente).


Modus Operandi
Articolo scritto da: Biancamaria Massaro
Pubblicato il 31/03/2009

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